giovedì 27 maggio 2010

Cortina-Dobbiaco "l'anello mancante"




Domenica affronterò la mia terza Cortina-Dobbiaco, una gara che a me piace tantissimo.
Apprezzata dai Runners, snobbata e criticata dai Trailers che la considerano troppo "alla moda".
Devo dire che nelle mie precedenti partecipazioni ho apprezzato moltissimo le caratteristiche organizzative e di percorso di questa gara che si snoda sulla dismessa ferrovia, un percorso quasi tutto offroad, diviso a metà tra salita e discesa (14km in leggera salita 16km in leggera discesa).
La cornice è veramente fantastica, dal lago di Landro alle Cime di Lavaredo attraverso una serie di prati in fiore e boschi di pini. L'arrivo, nel piazzale del vecchio Grand'Hotel ora Museo e Ostello.
Questa gara rappresenta l'anello di congiunzione tra corse su asfalto e Trail, è come percorso molto sbilanciata a favore degli stradisti, si può affrontare tranquillamente con scarpe intermedie senza rischiare nulla, ma può essere considerata un assaggino di tutto quel che di meraviglioso c'è nel Trail Running.
Quest'anno si è anche optato per il numero chiuso, una saggia decisione, a parte il collo di bottiglia in uscita da Cortina, l'ingrossamento della "mandria" pone problemi loggistici di gestione e di ripristino del percorso. Anche una corsa che si propone come "per tutti" deve sapersi dimensionare entro limiti che garantiscano fruibilità.

Come gli altri anni ci fermeremo alcuni giorni per goderci i dintorni 3-4 giorni di disintossicazione assssssssoluta.

Link: Cortina-DobbiacoRun

martedì 18 maggio 2010

Fornacione Night Trail 15-05-10 Scandiano RE

Sarà che il vestito che ci ha cucito addosso la nostra quotidianità è ormai un vestito di cemento, creato un po’ per obbligo e un po’ per scelta ma ormai così rigido da lasciarci ben poco margine di movimento, Sennò perché mai un giovane vecchietto come me dovrebbe recarsi di sabato sera, lontano da casa, sotto la pioggia, al buio, al freddo, a far della fatica????

Detto così non invoglia un gran che !

Eppure tutte queste avversità trovano all’interno di un Trail una perfetta collocazione e vengono
trasformate in ingredienti fondamentali per una serata indimenticabile.

Sarà il bimbo che è ancora dentro di noi ? demenza presenile ? o la voglia matta di far qualcosa di
disperatamente diverso?, non so, però provate a guardare le foto di questo trail, la gente è
bagnata, stravolta dalla fatica, sporca, graffiata, ma sorride, sorridono tutti, non c’è uno che non si sia divertito.
Foto 1
Foto 2
Chi corre, per definizione si mette in gioco, nel trail aumentano le difficoltà e quando il gioco si fa duro i “resilienti” aumentano, le difficoltà sono una sfida, una scommessa che stuzzica il nostro lato ludico e combattivo.


Io la scommessa l’ho vinta.


Arrivo (foto di Stefano Morselli)

Map

La Cronaca: Giornata piovosa, spettatori circa 5, Partenti 54 coppie, Arrivate 52 (solo 2 ritiri !) Gara annunciata sui 21km, accorciata a 17km per l'aumentato livello di difficoltà dovuto al fango. Partiamo con il pettorale 5, sicuramente per i meriti di Marco, il mio socio (lode a lui per l'adeguamento al mio "trotto"). Buona accoglienza, percorso segnato diligentemente, volontari sul circuito EROICI !, ristori nella norma.Ottimo il premio partecipazione da affettare, perfetto anche il 3° tempo a base di "Gnocco" Scandianese.
Voto nel complesso= 9 Da rifare (e consigliare) sicuramente.


Link: http://www.polisportivascandianese.it/fornacione.htm

mercoledì 12 maggio 2010

Centro Tutela Fauna Esotica e Selvatica

Syria

Oggi siamo su un altro pianeta.
Mi sembra doveroso dedicare un piccolo post ad una realtà di cui ho fatto la conoscenza domenica scorsa. Ci ero passato davanti molte volte, correndo, scarpinando o a passeggio con il cane ma non mi ero mai informato bene, non che il posto sia comodo tutt'altro, sta nascosto in una valle a cui si arriva meglio dai sentieri che via asfalto (e questo è sempre un bene) il nome era tutto un programma "Centro Tutela Fauna Esotica e Selvatica Monte Adone" questa primavera finalmente prendo contatto con loro, mi dicono che organizzano visite guidate solo su prenotazione, prenoto per il 9 maggio.
Nel primo pomeriggio ci rechiamo in loco e troviamo una ventina di visitatori in attesa, i cancelli si aprono e facciamo conoscenza con la signora Mirca, una dei fondatori del centro, ci racconta la storia di questo posto, nato dalla passione di una coppia di persone per gli animali, dalla loro disponibilità a farsi carico delle situazioni di difficoltà in cui si vengono a trovare spesso animali autoctoni e non. Il centro, nato nell'89, è diventato il primo in italia ad occuparsi del recupero di animali esotici per lo più importati illegalmente. Dà una dignitosa sistemazione a quelli che sono sotto sequestro a seguito di qualche procedimento giudiziario (e tutti sappiamo cosa vuol dire aspettare giustizia in Italia). Dà un tetto a quelli che non posso essere reintrodotti in natura, perchè uno dei mali peggiori che l'uomo fa agli animali è quello di straparli cuccioli alla madre creandone di fatto degli esseri senza inprinting e senza autonomia alimentare.
Di questi e/orrori nessuno si fa carico, è così che va il mondo....
Da questo punto di vista siamo veramente orribili.
In questo posto, oltre a una ventina di gatti, a 13 cani, ad una decina di volontari vivono 250 animali. Ci sono 6 tigri (tre vengono da quel gruppo di 11 tristemente note per il servizio di "striscia la notizia" , il centro ha accolto 2 di quelle messe peggio) 3 leoni che un tempo erano i leoncini delle foto in spiaggia, ve li ricordate ???, ci sono Linci, Leopardi, Emu, Procioni, Scimpanzè, Macachi, Rettili, Pappagalli. Tutti animali con una brutta storia alle spalle che hanno trovato rifugio in questo posto meraviglioso.
Della fauna autoctona di cui si occupa il centro, quasi sempre animali feriti, non ci hanno fatto vedere nulla, perchè giustamente, questi animali hanno, quando le cure lo consentono, una seconda opportunità di essere liberi.
Insomma, questo posto mi ha toccato il cuore, consiglio a tutti tutti di visitarlo e per quanto sia possibile di aiutare e supportare queste persone. In questo periodo in cui l'economia arranca gestire una realtà così è davvero uno sforzo sovrumano.
Questo è il link del Centro:

http://www.centrotutelafauna.org/index.htm

una cortesia vi chiedo, se volete rendergli merito, non chiamatelo Zoo.

giovedì 6 maggio 2010

La Via degli Abati


Pensavo di aver archiviato l'argomento Abbots, quando però un amico a cui avevo girato il link del Blog mi ha fatto notare che dal post parea ch' io mi fossi
fatto tutti i 125km.

Precisiamo.......

Sinceramente avrei potuto prenderlo come un complimento, ma purtroppo far 125km in 15 ore non è nei miei mezzi.
Sono però così contento di come è andata questa corsa che ci spendo sopra 2 ciaccole.

Beh, che dire, trovarmi dopo solo 4 mesi dal mio primo durissimo approccio al Trail Running dentro un Ultratrail come la Abbots Way, 125km x 5500+d, sarebbe
stato impensabile senza la formula del Twin Team, ovvero due runners in staffetta 30km+30km su 2 gg totale 125km.
Una porticina di servizio dalla quale chi come me si avvicina a questo tipo di corse può accedere ad un Ultra senza devastarsi. l'iscrizione In coppia con Dante Ispiratore, Istigatore e compagno di molte avventure.

Prima notte a Pontremoli in sacco a pelo, sveglia alle 4, partenza alle 6 , Dante sparisce in un nugolo trotterellante e multicolore di runners ciarlieri, recupero la macchina, raggiungo il primo ristoro a Cervara, dopo 10km tutti sono ancora belli vispi.
Borgotaro, mi preparo, Dante arriva che sembra nuovo, tocca a me, so che mi aspettano i primi 12km duri poi si dovrebbe scendere gradatamente e invece
l’altimetria (traditrice) pur segnalando un andamento a dente di sega non rende la durezza del percorso, AIUTO ! l’indicatore della benzina segna rosso e mancano ancora più di 10km.
Alla fine arrivo. Tappa durissima, non riesco a condividere l'ottimismo di Dante che già ripulito e rifocillato ha già la testa al giorno successivo, la mia frazione ha chiesto 5.24h di impegno alle mie gambe e la salita finale a Borgotaro le ha stroncate definitivamente.
Il giorno dopo mi sveglio e decido: "Oggi non corro, me la cammino tutta", la stanchezza è ancora padrona di me e il fatto che le gambe non sono poi messe
così male non mi consola.
Ci spostiamo, siamo a Farini al secondo cambio. Dante arriva, purtroppo ha anche sbagliato strada, se ci fosse mai stata una velleità di risultato cronometrico, ora non c'è più. Meglio così, parto piano, al piccolo trotto, mi aspettano una dozzina di km che mi porteranno alla "sella dei generali" (1250m) punto più alto della corsa dopo l'eliminazione della salita al Monte Lama per le cattive condizioni meteo. Per mia fortuna condivido salita e fatica con Paolo del Circolo Minerva Parma, la sua presenza e il fatto che è sicuramente messo meglio di me, mi spronano a far meglio. Le gambe girano, OH, STO CORRENDO !! Alterno un po' di passo in salita ad una corsa sempre più decisa, si và....
Chi lo avrebbe mai detto?, le mie gambe si meritano un monumento! siamo a Bobbio, Paolo ed io passiamo il ponte Vecchio (o ponte gobbo) di corsa, con il sorriso sulla faccia e cosi rimaniamo fino al traguardo.
18.05h il totale del Twin Team, Bestia che bravi ! ! !

Il primo passettino nel mondo dell'Ultra è fatto, l'esperienza è stata esaltante, ora dove si va ?

martedì 4 maggio 2010

Abbots Way 2011


No non è un errore, il titolo è una promessa.
Mi sono talmente divertito che non mi ricordo neanche da quanti secoli facevo un weekend così.
Ho pensato molto su cosa scrivere About It, But........... è stata talmente bella come esperienza, che il rischio di rimaner invischiato in un mieloso post non mi attirava per nulla, così ho "fregato" questa foto dal Forum perchè riassume tutto il bello che c' è stato in un momento, 125 km in un solo istante, perfetta !!

Saluti a Tutti, a Beppe che corre leggero come una piuma , a Caio che è alto come un albero, a Gaggio che corre e fotografa (oh, l'ho visto anch' io il cervo Volante, non è che era li fermo imbalsamato ?), a Dante che ne ha una per tutti, agli amici di Parma, a Ste e Barbarella (delle quali ci vebdicheremo presto), a Elio, Maria e Armando che hanno reso possibile tutto questo.

All'anno prossimo.

La foto sottratta ritrae i Mitici Vincitori della AW2010 (tappa unica), Giuseppe (Beppe) Marrazzi e Chirstian Schneider mentre arrivano insieme.

Foto di Sabina Terzoni, grazie anche a lei.