lunedì 12 settembre 2011

Lazy & Broken


Un po' rotto e un po' pigro, questo il riassunto di questo periodo che runnisitcamente parlando non ha un bel niente da dire.
Per non ricadere nello scontato e in attesa di nuovi vibbbbrranti und stimolanti obiettivi, mi limiterò a pubblicare qualche foto di questo paradiso a sole 2:30 h da Bologna sul quale ho avuto il Grasso Grosso piacere di passare una meravigliosa settimana.
Karpathos
SSSHHH ! non ditelo forte ! sussurrate il nome di questa isola della Grecia all'orecchio dei vostri amici, se sono in cerca di qualcosa ancora meravigliosamente fruibile, di poco
stressssssssssssssssssss



Alcuni link:
Sito italiano con info isola: http://www.karpathos.it/
un po' di video: http://www.youtube.com/results?search_query=karpathos&aq=f
un po' di foto: https://picasaweb.google.com/lh/view?q=karpathos&psc=G&filter=1

venerdì 15 luglio 2011

Ventasso


Con una decina di giorni di ritardo , more or less, scrivo questo post sull'EcoMaratona del Ventasso. In realtà le intenzioni erano di farlo il lunedi subito dopo, ma scrivere "a bocce ferme" è sempre meglio.
Forse, a caldo, avrei scritto di fatica, di temperature incompatibili con una gara così dura, dei molti concorrenti in difficoltà. Oggi, a pochi gg di distanza, vedo di gran lunga il bicchiere mezzo pieno.
Per essere una gara in calendario a luglio, quando il sole ruggisce, uno si aspetta un percorso + bonario, + corribile e invece nesuno sconto, veramente un percorso tosto, pieno di saliscendi con discese isidiose su pietre appuntite, dove un solo appoggio sbagliato ti può costare caro, con un D+ ben oltre i 2000m.

Il mio approccio alla gara è stato per i primi 12km più che discreto, decenti anche i seguenti 10km in salita, ma nei 3km di salita-muro alla Croce, ho dovuto cedere, il ritmo, complice il caldo, è diventato :
3passi e respiro, 3passi e respiro, 3passi e respiro, fino in cima.

Quando al 26°km ho visto che stavo ormai intorno alle 4h ho preso la decisione + saggia:
Take it Easy ! (ho dismesso i panni da competitivo e ho indossato quelli del tapascione) passo rilassato e occhio al panorama, uno spettacolo !
Quel pò di energia che ho risparmiato mi è servita nelle discese a seguire dove mi sono concesso anche qualche tratto a manetta ! :-)
Verso la fine mi ha recuperato anche Kappadocio (Capo Malandrino n.1) e con qualche km di chiacchiere ci siamo trovati in fondo:
6:34:40
non esattamente il tempo che avevo in mente, ma alla fine, visto che sono arrivato con il sorriso sulle labbra, direi che è proprio andata bene così.............

Note + :-)
  • + che una gara, una festa
  • Volontari splendidi
  • Percorso segnato benissimo
  • Organizzazione perfetta
Note - :-(
  • 2 sole docce per tutti (maschi) dopo tutta quella fatica aspettare in fila 20min per la doccia è stata la cosa più dura.
  • Passaggi al lago con turisti in mezzo alle balle, che manco si spostano, per colpa di un cane tenuto a guinzaglio lungo sono pure caduto.
  • A causa della caduta il mio Glorioso Garmin 305, dopo più di 3 anni di fedele servizio, mi ha lasciato del tutto.


Concludendo vorrei esprimere un parere su questa gara (anche se basato sul giudizo di chi ha +km nelle gambe di me):
Penso si possa dire che il Ventasso è l'Ecomaratona + dura d'Italia
Sbaglio ???


foto di Italo Spina

venerdì 1 luglio 2011

Rientro vacanze - Ecomaratona del Ventasso

Dopo un meritato riposo marittimo comprensivo di 2gg al bellissimo Parco dell'Uccellina rieccomi alla quotidianità urbana. Le sgambate giornaliere a passo libero hanno consolidato un pochino il ritmo medio consentendomi uscite più lunghe senza soffrire troppo. Unica nota negativa il dolore all'inguine non molla, sta lì zitto zitto pronto a farsi sentire appena il ritmo nel mio incedere prende carattere competitivo, appena spingo, pago ! Nel frattempo mi sono iscritto all'Ecomaratona del Ventasso, la mia prima Eco che condividerò con Roberto Giovanni e Cristina (anche lei al suo primo giro da 42k outroad), Guest Star della manifestazione Marzia, la mia dolce metà che dopo gli 11k fatti a Dobbiaco sembra aver gradito e si ripropone nella 10k non competitiva in programma. Sbirciando i tempi dell'anno scorso mi sono tolto dalla testa qualsiasi idea di cavarmela con poco, Marco che in maratona ha un tempo di poco superiore alle 3h l'ha fatta in 5,05h "meditate gente meditate", quindi niente pronostici, speriamo solo che non sia un caldo bestia.

sabato 11 giugno 2011

Cortina - Dobbiaco, Tanta Tanta Fatica


Talvolta mentalmente siamo portati a pensare che la sola conoscenza delle cose ci permetta di farle tranquillamente anche se queste sono difficili. Quest'errore di sottovalutazione è estremamente umano, ma non per questo di fronte alla mancanza del raggiungimento di un obiettivo ci possiamo assolvere.

Leggendo queste prime righe sembrerebbe la presentazione di una clamorosa debacle, in realtà la mia 4a partecipazione alla Cortina-Dobbiaco non è andata cronometricamente così male, in fondo sono stato sopra il tempo dell'anno scorso di soli 4 min (2:28:32) ma la delusione patita deriva dal come ho corso: sempre in affanno, con dolore continuo alle cosce e lo stato mentale sempre orientato al negativo.

Sapevo già che la preparazione specifica per questa gara non era perfetta, ma i riscontri cronometrici delle ultime uscite mi avevano fatto sperare nell'ennesimo piccolo ritocco del tempo finale, insomma nell'ennesimo exploit, che però, per stessa definizione non può essere la norma.
Le attenuanti generiche, sono un po' banali e tutte dovute a mie colpe, non mi sono scaldato per niente (pioveva fortissimo), in gabbia ho preso 30min. di pioggia senza impermeabile (prestato a Marzia), sono partito a freddo sui 4 min/km riempendo di acido lattico le gambe in un lampo.

Peggio di un pivello !

Per arrivare fino in fondo ho dovuto stringere i denti come poche volte, ma almeno all'arrivo mi aspettava la mia cucciola con la quale ho tagliato il traguardo per mano, un gesto che come l'anno scorso mi ripaga di tutta quella Fatica.

Archiviata questa che per me è una classica, imparata (speriamo) l'ennesima lezione, mi accingo ad un periodo di corse libere dove il "must" sarà correre con piacere perchè anche se guardando fuori non sembra, l'estate è ormai alle porte......


p.s. non ho riciclato la foto del 2010 è che l'inquadratura è la stessa e il tempo di M.... anche

venerdì 20 maggio 2011

AVIS


E' ufficiale, sono un donatore.
E' arrivata finalmente la mia tessera AVIS, in realtà ho appena inziato (2 donazioni) ma sono comunque molto orgoglioso di aver intrapreso questo percorso.
Grazie a Marzia, mia moglie, ho superato la paura del prelievo e anche (decentemente) l'effetto "post" .
Devo dire che molta spinta viene anche dall'esempio che dobbiamo dare ai figli perchè possano trovare nel nostro vivere un barlume di coerenza tra quel che si dice e quel che si fà.
Un grazie anche alla mia piccoletta.

AVIS

lunedì 16 maggio 2011

Man at Work

Uomo al lavoro........
Chiusura settimana positiva, ottimo risultato su ripetute e gara domenicale in gran spolvero.
Ho inziato questa settimana i lavori veloci, giovedì avendo una finestra oraria piuttosto ridotta mi sono dedicato a delle ripetute sui 200m che non facevo da una vita, l'intenzione era di applicare la formula 8X200m a 4.00 rec. 800m a 5.15 poi declassata a un 6X per starci dentro.
Non essendo abituato a guardare il garmin mentre corro, tanto senza occhiali non vedo nulla :-) ho spinto e basta e il risultato non è stato niente male:


in pratica un 6x200m a 3.30/3.35 rec. 800m a 5.10 decisamente buono !
Domenica Gara in collina a Vergato "Camminata Montanara", 15km con un discreto dislivello (300m D+) :


Ho evitato di iscrivermi alla competitiva per poter partire un po' prima visto che pioveva già al mio arrivo in loco ma alla fine avrò guadagnato si e no 10 minuti. La pioggia battente è rimasta costante tutta la gara e io quando il tempo è così corro da Dio.

Tempo finale 1.16h, 5.07m/s di media con gli ultimi 4 km intorno ai 4.00/4.10
Questa settimana ancora lavori veloci.....

sabato 14 maggio 2011

Maggio

Siamo a Maggio

Chiuso il capitolo Abbots, mi trovo ora senza obiettivi immediati.
Il mio stato larvale di inizio anno non mi consentiva di fare iscrizioni e quindi, visto l'incremento di presenze nelle gare off-road, risulta praticamente impossibile decidere di iscriversi all'ultimo momento.

Le gare + ambite come la L.U.T. esauriscono le iscrizioni on line in poche ore.

Ho deciso quindi di dedicarmi all'unica gara a cui sono già iscritto, la Cortina-Dobbiaco (05-06-2011).

Vista la natura "stradaiola" della gara, nonostante lo splendido percorso, mi sto dedicando a recuperare dinamismo. Il Trail ti da grande potenziamento ma toglie reattività alla gambe.
Le uscite su asfalto di questi giorni sono piuttosto dure, nonostante mi senta riposato e in piena forma il riscontro cronometrico è inequivocabile e impietoso.
Una fatica bestia !
Ho un mese per tirar fuori dalle gambe tutta la reattività che occorre in una 30km veloce come la Cortina-Dobbiaco.

La mini tabella che mi prefiggo contiene:


  • 3-4 uscite di ripetute veloci tipo: 8 X 200m a 4.00 rec. 800m a 5.15
  • una 21km intorno a 1h e 45'
  • un po' di ripetute lunghe tipo: 6 X 1000m a 4.30 rec. 500m a 5.00
  • qualche uscita di rifinimento e siamo già là..........

giovedì 5 maggio 2011

Abbots Way 2011


Bobbio - Arrivo Twin


Gran weekend quello appena trascorso, quello della mia seconda Abbots Way, l'ultra Trail che da Pontremoli, nella lunigiana arriva fino a Bobbio, 125km nell' appennino Tosco-Emiliano.

Una bella gara, tanta bella gente, posti stupendi, finalmente dopo tanti problemi e indecisioni ho ritrovato la fiducia che serve per fare le cose difficili, quelle che ti ripagano per tutto il sudore e la fatica spesi.
Quest'anno mi sono iscritto ancora nella categoria "Twin" cioè in staffetta con un "gemello" con il quale si divide il percorso, 30km il sabato e 30km la domenica.
Stavolta mi son toccate le prime due frazioni, da Pontremoli a Borgotaro e da Bardi a Farini D'olmo così che in due edizioni sono riuscito a gustare tutto il percorso.
Per quel che riguarda il mio "gemello", dopo la defezione forzata di MaxPank, al quale rinnovo gli auguri di un pronto recupero, Elio, Patron della corsa, mi ha abbinato con Roberto "Kilo" Chilosi da Borgotaro, un vero sportivo che viene dalla canoa ma che evidentemente non si tira indietro di fronte alle cose difficili, in poche parole uno che non scherza un C---o, meglio non potevo cascare.
Con un socio così, la mia preoccupazione è stata da subito quella di fare del mio meglio, sapevo però che con una preparazione incompleta avrei patito nella seconda tappa.
La prima giornata ho voluto quindi risparmiare qualcosa, il percorso è scivolato letteralmente via sotto i miei piedi, bene in salita, un po' di fango sul percorso ma neanche troppo, se non avessi avuto una leggera flessione negli iltimi 4-5km avrei sicuramente chiuso sotto le 4 ore.
4h,06 alla fine.
In chiusura del primo giorno, dopo una tappa stratosferica di Roberto siamo Sesti di categoria.
S.E.S.T.I. ????
sono contentissimo, non avevo previsto implicazioni di classifica, ma Roberto va veramente forte, la mia testa va già alla tappa del giorno dopo, hai un bel da dire che la classifica non è importante nel Trail, che lo Spirito prevale sull'agonismo. Guardo la classifica, dal 3° posto ci separa un ora e mezzo, una vita ! ma al 5° posto ci mancano solo 7 minuti..
mmmh, si può fare !
Secondo giorno, sto bene, mi sento in forze e le gambe a parte uno risentimento alla coscia dx sono a posto, parto piano, ma appena vado intemperatura la testa va alla competizione, aumento il passo ma la salita al Monte Lama mi succhia energie, troppe.
Subito non me ne rendo conto, ma quando passata la cima inizia una discesa tecnica su un costone di roccia, le gambe non ci sono più.
Ho speso troppo in salita ed ora vado lento come una tartaruga, la discesa si allarga, inziano una serie di saliscendi, non vado !
Mi raggiungono e spariscono Giovanni e Francesca, lasciati indietro in precedenza quando il motore cantava, adesso vado a tre cilindri.
Mangio, mangio tutto quel che ho, gel, barrette e finalmente arriva un po' di energia, ma siamo già oltre il 20°km, riprendo Giovanni e Francesca, ci raggiunge anche Riccardo.
Ultimi kilometri, finalmente con lo spirito giusto, entro in quella sensazione di svuotamento che ti da la consapevolezza che stai arrivando, che sei in fondo.
Arrivo con Riccardo, ora le gambe sono perfette, scherziamo, sgomitiamo e ci spigiamo fingendo uno sprint all'ultimo sangue, siamo a vista dei due nostri compagni che effettuato il cambio e spariscono all'orizzonte per l'ultima frazione, per me l'Abbots finisce qui a Farini D'olmo.
Più tardi, all'arrivo di Bobbio, i nostri "gemelli" si presentano insieme, ancora con un grande tempo di tappa.
Alla fine Roberto ed io chiudiamo al 6° posto, per me è un gran risultato, sono contentissimo, ma un piccolo tarlo mi infastidice, se non fossi andato in crisi nella seconda tapppa, forse forse..........

Chiudo con i ringraziamenti:
Un Grazie grandissimo a Roberto "Kilo"Chilosi che ha condiviso con me kilometri, sudore ed unghie, che ha corso con una bellissima cannottiera con su scritto "Free Tibet" una speranza che condivido in pieno. Un grazie ulteriore per essersi sobbarcato pure la loggistica di questa corsa fatta di sentieri da correre e di strade piene di curve da fare in macchina.
Grazie a Robby, Giovanni e Cristina con i quali condivido le mie sgambate casalinghe ai quali devo sicuramente quel po' di "gamba" che ho recuperato .
Grazie ai parmensi Mauro, Paolo, Riccardo e Federico tutti ragazzi di gran compagnia con i quali è sempre un piacere incrociar sentieri e tavolate.
Grazie a Barbarella e Stefi con le quali stavolta non siamo riusciti a duellare, se non davanti ad una pizza.
Grazie a tutto lo staff della Abbots Way, ad Elio ed Armando che l'han fatta diventare una stupenda realtà.
Per ultimo il ringraziamento più grande a tutte le persone sul percorso, senza il loro impegno tutto questo non sarebbe stato possibile.

e il 2012 ? forse forse..........

Foto di Roberto Chilosi

martedì 26 aprile 2011

Una scommessa ?, una kazzata ?, un modo di celebrare un amico?, forse tutte e tre le cose insieme.........


Dopo il vuoto lasciato dalla mia ultima esperienza musicale, che però come tutte le fregature mi ha insegnato qualcosa, ho abbandonato i miei bassi.
Purtroppo questo è avvenuto in un periodo prolifico nel quale avevo ripreso a studiare.
Appena ho messo mano al contrabbasso, ho capito subito che senza studiare non sarei andato da nessuna parte. La manualità che richiede uno strumento a tastiera liscia è indispensabile e richiede quotidianeità.
Poi tutto è andato a farsi friggere ed io non ho più toccato uno strumento.
Oggi, grazie ad una Reunion con amici coi quali non suonavo da 20 anni, ho ceduto alle forme rotonde di questa bella signorina a 6 corde e grazie a lei ho ritrovato la voglia di suonare.
La musica è una cosa che se ti entra dentro, non si mette più via.
Quando avevo 30 anni pensavo che suonare fosse una cosa che si fa quando sei un ragazzo e hai del tempo da perdere, ma poi gli anni passano e scopri che qualcosa dentro c' è ancora e ti comunica emozioni, emozioni che credevi non avresti più provato.

E alloraaaaaaaa ?

allora si riparte, non per fare chi sa che, ma perchè un riff degli AC-DC, come un giro di basso di Pastorius, ti danno P.o.s.i.t.i.v.e V.i.b.r.a.t.i.o.n.s !!!!!

La musica è Vita, Teniamo viva la Musica !!!!!

sabato 23 aprile 2011

Abbots - Change

Cambio di compagno per l'Abbots Way.
Dopo il forfait forzato di Max sopraffatto dai guai del suo Hardware, tramite il buon Elio, sono approdato ad un altro abbinamento con Robby da Borgotaro.
Ci siamo sentiti al tf, lui giocherà in casa conoscendo gran parte del percorso.
Nel frattempo, nel corso delle mie rifiniture, si sta facendo sentire il mio tendine di achille dx, era dalla fascite plantare di 3 anni fà che non protestava.
Come consolazione ho raggiunto un discreto livello di forma nelle uscite brevi, quel che mi mancherà alla Abbots sarà sicuramente la "benzina" per il 2° giorno, ma qualcosa inventerò........

martedì 19 aprile 2011

Settimana magra -10 alla Abbots Way


In questa settimana ha prevalso il resto.

Gli intenti di correre sono stati sopraffati dalla quotidianeità, cosa che per una persona messa come mè è abbastanza normale. La mia tabella (mentale) di avvicinamento alla Abbots Way ha subito l'ennesimo alleggerimento, oramai mancano solo 10 giorni e quindi siamo alle rifiniture volenti o nolenti.

Il lungo che avevo in programma per domenica è stata l'unica cosa buona, è vero che dai 30km preventivati ho chiuso con solo 23.5km ma il responso del Garmin e quello delle gambe hanno portato un po' di positività alla situazione generale.

Purtroppo notizia di ieri, il mio compagno di corsa alla Abbots ha dovuto rinunciare causa un "Pit Stop" fuori programma, tanti auguri a lui per una sosta breve e per una ripresa altrettanto breve.
Peccato, essere abbinato a MaxPank
era un vero onore, una persona con una grande esperienza e che le ha già corse tutte, ma ha fatto bene a fermarsi, quando il pit stop è obbligatorio è obbligatorio.

Sono ufficialmente in attesa di un nuovo abbinamento da parte di Elio, il Guru Della Abbots, l'importante è che si corra..........

martedì 5 aprile 2011

Tante Cose

Tante cose In questi giorni, tante cose fatte, tante cose da fare, tante cose da dire, a volte il tempo vola e non ci lascia il modo di pensare, di apprezzare, di riflettere.

Sto cominciando a ritrovarmi fisicamente, le uscite si sono succedute con costanti miglioramenti, ho ritrovato il “4” davanti (min/km) nel ritmo medio, ho contenuto qualche scricchiolio dell’hardware che fatica a sottomettersi, ma ci siamo.
I lavori su asfalto mi stanno riportando ad un gesto più fluido e meno dispendioso, ora mi manca la salita, che come dico spesso “non si inventa”.
Credo che per correre bene in montagna occorrano 3 condizioni indispensabili:


  • bassi consumi (basso ritmo cardiaco, basso utilizzo di zuccheri che si raggiungono solo con la frequenza e con i km macinati)
  • gesto corretto (elasticità, equilibrio, minimalizzazione e ottimizzazione dei movimenti)
  • potenziamento (cioè salita, salita, salita, saio, penitenza, flagellazione)
Chi si trova in tasca queste tre cose può permettersi quasi tutto, ognuno nel rispetto dei propri limiti, cercando di spingerli sempre un poco + in là.
La quarta caratteristica per correre in montagna è “la testa” (intesa come volontà, tenacia, tenuta psicologica) è una caratteristica facoltativa ma sommata alle altre tre può fare la differenza tra uno che corre e uno che fa sul serio.
Io faccio con quel che ho, ma capire quali sono gli ingredienti necessari è già qualcosa.

Questo momento di recupero mi ha già portato a 2 iscrizioni importanti:

La mia 2a Abbots Way - pettorale 381 in Twin con MaxPank
La mia 4a Cortina-Dobbiaco - pettorale 705
di cui parlerò in altri post.

La Abbots sta veramente a tiro e tutto quel che servirebbe per arrivarci "arrembante" non si potrà preparare, così proseguirò con un fritto misto di Bitume e giri in collina più a sentimento o per meglio dire a C+++o di cane.
Ci starebbe bene un bel lungo sopra i 30km in fuoristrada, ma continuerò con questa tecnica delle uscite brevi e frequenti (domani 5a uscita giornaliera consecutiva) per convincere le mie gambette a "girare" tutti i giorni..............

venerdì 25 marzo 2011

Adidas RIDE 3 - Collaudo completato

Domenica scorsa ho completato il test delle mie nuove Adidas Ride 3. L'occasione è stata una bella camminata domenicale con tutto quel che serviva: Salita, discesa, erba, fango e asfalto.
La camminata di S. Biagio (Casalecchio di Reno) si snoda su 14 km con qualcosina di più di un +300d, non male.
Tolta la salita dove haimè ho dovuto concedermi un po' di passo in alcuni punti :-( (non certo per colpa delle scarpe) negli altri tratti sono andato alla grande. In discesa dove già da parecchio non posso più permettermi di scendere a rotta di collo, ho ritrovato, grazie all'ammortizzazione della scarpa nuova, la voglia di spingere. Bene anche sul fango dove siceramente nutrivo qualche dubbio di tenuta per il profilo piuttosto piatto della suola.
In settimana altre 2 uscite da 10km hanno definitivamente completato l'entrata in servizio permanente. Abili Arruolate !!

martedì 22 marzo 2011

Adidas: Una vecchia conoscenza


Dovendo iniziare un perido di recupero lungo e faticoso, ho pensato di dotarmi di un paio di scarpe che privilegiassero l'ammortizzazione e la protezione. Nel vasto panorama di possibilità ho finito per ritornare ad un marchio, l'Adidas, che tanti anni fà quando trottavo "a sensazione" tanto mi piaceva.

Seguendo il consiglio di un amico che è poi coinciso con il parere competente del venditore sono andato sulle: Adidas Adistar Ride 3


A3, neutre, 318 grammi, un peso + che accettabile, buono sia per il lento che per qualche sgambata domenicale.
Giovedì scorso la prima uscita, 10k sul solito circuito.

Prima di Partire: Comode e avvolgenti, particolare che avevo già apprezzato nei vecchi modelli, piuttosto bassa la vestibilità al posteriore, punta sufficentemente larga da non stressare le mie lunghe dita del piede, taglia (come nelle ultime scelte) mezzo numero in +

Durante: Buono l'appoggio, soprattutto in curva, il posteriore molto rigido, dotato di grande imbottitura tiene alla grande, la suola un po' piatta rispetto ad altre scarpe della stessa categoria sottolinea parecchio il mio "sciabattare" a conferma che il mio passo di adesso non è certo il migliore.

Dopo: Leggero indolenzimento al collo del piede, lacci troppo tirati forse, li sostituirò presto con quelli elastici da Triathlon ai quali ho già fatto l'abitudine. Uscita indenne anche la vescica al tallone rimediata la settimana prima durante il fangosissimo Trail di Carrega.


Il primo giudizio è quindi complessivamente buono, onestamente è il minimo che ci si può aspettare da una scarpa che di listino sta a 140€, ma sicuramente non sfigura nel TOP della sua categoria.
Si attendono prove + impegnative per un giudizio vero.


Una cosa però mi sento di dire al venditore di Bologna che da me interpellato (risultando da internet distributore Adidas) mi ha detto "Adidas ? no, noi come running teniamo solo prodotti validi", Secondo me non ha fatto una gran bella figura :-(

giovedì 10 marzo 2011

Winter Trail Boschi di Carrega

Quale miglior occasione per riprendere confidenza con la corsa fuori strada se non una passeggiata nei Boschi ????

L’occasione l’ho colta Domenica 6 Marzo in quel di Sala Baganza (Pr), per il Winter Trail Boschi di Carrega, 20 km nei boschi con tanta bella gente, tanto sole e tanto, tanto, tanto, fango.

Il mio rientro in attività era già iniziato da un paio di settimane con qualche uscita leggera, dalle quali sono uscito sempre un po' storto, ma domenica ho rotto gli indugi e finalmente ho messo su un pettorale

Yeah !

Alla sgambatura pregara ero un po’ emozionato e un po’ teso, ma la preoccupazione di dovermi fermare per strada era mitigata dal fatto che il percorso su 2 giri da 10km si snodava nei dintorni del campo base.

Così si và.

Bene il primo giro, nel quale rimango superconcentrato, in ascolto, pronto a cogliere qualcosa di stonato, “tutto bene”, riemergo a fine giro dalle mie nebbie mentali, mi guardo attorno e sono solo, in effetti non sono stato molto da compagnia.

Tiro il fiato,mi guardo il bosco che è largo e piacevole, qui dimora abitualmente anche il lupo, non so che darei per vederne uno, ma so che è impossibile dopo tutto il casino fatto dal serpentone multicolor che mi ha preceduto.

Trovo Cristina, partita con le altre donne 20 minuti prima, per una poco felice decisione della direzione di gara, mi perdo in chiacchiere e arriviamo in fondo belli freschi, gran bella sensazione.....


ok Ci sono !


Foto by : myfeetrun

martedì 1 febbraio 2011

Stop alle trasmissioni


Stop alle tramissioni.
Non ho intenzione di usare il blog per condividere comunicati medici, mi prenderò una pausa fino a quando potrò tornare a parlare di Corse, sperando che sia presto. . .

martedì 25 gennaio 2011

Agopuntura


Al fin per non soccombere al mal di schiena, che subdolamente s'impadroniva delle mie vertebre nottetempo, ho preso contatto con un Fisiatra/Agopuntore con grandi Feedback positivi (per dirla alla E-bay) dopo una rapida visita si è dedicato alle mie dolenze privilegiando come prima Manovra la zona intrascapolare rea dei miei travagli notturni, per poi dedicarsi con gli Aghi ad un obiettivo decontratturante.
Dalla notte stessa ho ripreso un sonno normale e la situazione generale è già migliorata molto

To be continued..............

mercoledì 19 gennaio 2011

Ancora ai box


Quest'anno non vuol decollare
il mal di schiena mi impedisce di dormire
e di correre..

mercoledì 5 gennaio 2011

Da Gud Muz ! - quel poco di nuovo che può ancora stupirci



Visto che prosegue il domicilio coatto e le attività fisiche latitano, passo un post per segnalare un pezzo musicale che ha piacevolmente interrotto la catatonia video-musical-televisiva di questa mattinata divanizzata. Il pezzo, "Don't Give Up" uno trai più belli di sua Maestà Peter Gabriel è stato ridisegnato musicalmente con superbo arrangiamento da
Herbie Hancock
Bella e rarefatta la parte musicale, più dell'originale nella quale i poveri suoni anni 80 sembrano una roba d'altri tempi.
Cosa diversa per quel che riguarda il cantato, qui la mancanza "del Padrone" si sente, l'interpretazione di John Legend è bellissima, concentrata e sentita, ma non graffia come quella originale.
Il paragone tra le voci del controcanto femminile, Kate Bush (nell'originale), Pink (in questa registrazione), è più equilibrato. Kate teatrale e tremula prevale anche se di poco su Pink troppo morbidosa e patinata.
La cover che ha un impatto lussosamente Jazzy fa parte dell'ultimo lavoro del Jazzista di Chicago
A questo punto Lalbum merita senz'altro un ascolto accurato.
Nella Pochezza musicale di questi tempi, dove anche i grandi producono Cover, va apprezzato il lavoro di chi almeno confeziona con QUALITA'


Il testo di questo pezzo, che è un Inno alla Speranza, mi piace a tal punto che lo includo, confessando che non ho resistito alla tentazione di cambiare qualche parolina qui e là, in mdo + viscerale che letterale, la traduzione "precotta"che avavo trovato, non mi piaceva, se qualcuno volesse dare un contributo è benvenuto......


Don't Give Up - Peter Gabriel


in questa terra fiera siamo cresciuti forti
eravamo desiderati da sempre

sono stato istruito a combattere, a vincere

non avrei mai pensato di fallire


nessun duello abbandonato o almeno così sembra
sono un uomo i cui sogni l’hanno abbandonato

ho cambiato faccia, ho cambiato nome

ma nessuno ti vuole quando perdi


non arrenderti

perché hai amici

non arrenderti
non
ti hanno ancora battuto

non arrenderti

so che sai farlo bene


anche se l’ho visto completamente

non avrei mai immaginato sarei stato coinvolto

pensavo sarei stato l’ultimo ad andare

è così strano come le cose girano


guidato la notte verso casa mia

il posto dove sono nato, sulla riva del lago
appena la luce del giorno se ne è andata, ho visto la terra
gli alberi distrutti

non arrenderti

hai ancora noi

non arrenderti

non abbiamo bisogno di niente

non arrenderti

perché da qualche parte
c’è un posto
a cui apparteniamo

appoggia la tua testa

ti preoccupi troppo

andrà tutto bene
quando i tempi diventano duri

puoi ricadere su di noi
non arrenderti

per favore non arrenderti


ho dovuto uscire da qui
non ce la faccio più

ho intenzione di stare su quel ponte

terrò i miei occhi giù in basso

qualsiasi cosa verrà

e qualsiasi andrà

così il fiume scorre

così il fiume scorre


andai in un altra città

provai duramente ad adeguarmi

per qualsiasi lavoro, così tanti uomini

così tanti uomini che non servono a nessuno

non arrenderti

perché hai amici

non arrenderti

non sei l’unico
non arrenderti

non c’è nessuna ragione di vergognarsi

non arrenderti

hai ancora noi

non arrenderti adesso

siamo fieri di chi sei
non arrenderti

sai che non è mai stato facile

non arrenderti

perché credo che c’è un posto

un posto a cui apparteniamo

domenica 2 gennaio 2011

Brutto Sporco e Cattivo


Ecco come mi sento dopo 4 giorni di febbre alta e di conseguente imbrandatura forzata! ! (Anche se l'incazzatura dipersè sottolinea già una progressiva ripresa....)


p.s. la foto, sgranfiggnata dal Web, non ha attinenze con il titolo, adoro i cani