Visto che prosegue il domicilio coatto e le attività fisiche latitano, passo un post per segnalare un pezzo musicale che ha piacevolmente interrotto la catatonia video-musical-televisiva di questa mattinata divanizzata. Il pezzo, "Don't Give Up" uno trai più belli di sua Maestà Peter Gabriel è stato ridisegnato musicalmente con superbo arrangiamento da
Bella e rarefatta la parte musicale, più dell'originale nella quale i poveri suoni anni 80 sembrano una roba d'altri tempi.
Cosa diversa per quel che riguarda il cantato, qui la mancanza "del Padrone" si sente, l'interpretazione di John Legend è bellissima, concentrata e sentita, ma non graffia come quella originale.
Il paragone tra le voci del controcanto femminile, Kate Bush (nell'originale), Pink (in questa registrazione), è più equilibrato. Kate teatrale e tremula prevale anche se di poco su Pink troppo morbidosa e patinata. La cover che ha un impatto lussosamente Jazzy fa parte dell'ultimo lavoro del Jazzista di Chicago
A questo punto Lalbum merita senz'altro un ascolto accurato.
Nella Pochezza musicale di questi tempi, dove anche i grandi producono Cover, va apprezzato il lavoro di chi almeno confeziona con QUALITA'
Il testo di questo pezzo, che è un Inno alla Speranza, mi piace a tal punto che lo includo, confessando che non ho resistito alla tentazione di cambiare qualche parolina qui e là, in mdo + viscerale che letterale, la traduzione "precotta"che avavo trovato, non mi piaceva, se qualcuno volesse dare un contributo è benvenuto......
Don't Give Up - Peter Gabriel
in questa terra fiera siamo cresciuti forti eravamo desiderati da sempre
sono stato istruito a combattere, a vincere
non avrei mai pensato di fallire
nessun duello abbandonato o almeno così sembra
sono un uomo i cui sogni l’hanno abbandonato
ho cambiato faccia, ho cambiato nome
ma nessuno ti vuole quando perdi
non arrenderti
perché hai amici
non arrenderti non
ti hanno ancora battuto
non arrenderti
so che sai farlo bene
anche se l’ho visto completamente
non avrei mai immaginato sarei stato coinvolto
pensavo sarei stato l’ultimo ad andare
è così strano come le cose girano
guidato la notte verso casa mia
il posto dove sono nato, sulla riva del lago
appena la luce del giorno se ne è andata, ho visto la terra
gli alberi distrutti
non arrenderti
hai ancora noi
non arrenderti
non abbiamo bisogno di niente
non arrenderti
perché da qualche parte
c’è un posto a cui apparteniamo
appoggia la tua testa
ti preoccupi troppo
andrà tutto bene
quando i tempi diventano duri
puoi ricadere su di noi
non arrenderti
per favore non arrenderti
ho dovuto uscire da qui
non ce la faccio più
ho intenzione di stare su quel ponte
terrò i miei occhi giù in basso
qualsiasi cosa verrà
e qualsiasi andrà
così il fiume scorre
così il fiume scorre
andai in un altra città
provai duramente ad adeguarmi
per qualsiasi lavoro, così tanti uomini
così tanti uomini che non servono a nessuno
non arrenderti
perché hai amici
non arrenderti
non sei l’unico
non arrenderti
non c’è nessuna ragione di vergognarsi
non arrenderti
hai ancora noi
non arrenderti adesso
siamo fieri di chi sei
non arrenderti
sai che non è mai stato facile
non arrenderti
perché credo che c’è un posto
un posto a cui apparteniamo
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