domenica 7 marzo 2010

T.A. ! T.A. ! T.A. ! - TicciEmme

E' con grande gioia che pubblico questo Post.
Sabato 6 ho partecipato al mio primo T.A., il TicciEmme sui Colli Euganei.
Più che stare a parlar di KM e di +D voglio assolutamente parlare di un'esperienza bellissima,
meteo prefetto, freddo ma soleggiato, percorso bellissimo, bel gruppo e bella gente, un "terzo tempo" da paura. Unica nota negativa ci siamo dovuti congedare presto per esigenze di orario.
Per me, che ero al mio primo T.A., è stata un'esperienza dura, stavo con persone di un altro mondo, li sentivo parlare di "secondi giorni difficili alla Abbots Way", di percorsi in MBT da 300km, di questa o quella salita in gare di Skyrunning, fantascienza per uno come me !
Nella prima metà del percorso ho sofferto la sindrome dell'ultimo, cioè non volevo che il passo fosse rallentato per colpa mia, del resto capivo che all'andatura ludica del gruppo c'è un limite, non volevo che quelli che di solito "volano" non riuscissero a godersi il giro.
A metà circa ho sentito che le gambe mi salutavano, Panico ! "e adesso che faccio?", sapevo dell'opzione di poter girare per un percorso + corto verso la metà, cerco Robby per parlargliene ma basta un attimo di distrazione (stavo masticando un boccone amarissimo) e il gruppo riparte... e adesso ?, che faccio?
La risposta è venuta da sola, come se fossi stato a cavallo, le mie gambe si sono mosse da sole, di "piccolo trotto" dietro alla mandria chiacchiericcia, e lì si è sciolto il "nodo", ho smesso di preoccuparmi, le gambe giravano, e l'ennesima dura salita non spaventava più, non era una salita, ma un posto dove andare.
Il branco, docile ai rallentamenti consentiva ai + provati di rifiatare quel poco che bastava per riprendere un passo accettabile.
A quel punto si è illuminata una verità nella mia testa, "c'è ancora tanto oltre quello che sembra il fondo del barattolo", oltre le gambe di legno, oltre il fiato rotto, basta non demoralizzarsi, concentrarsi sul respiro, vivere il "
qui e ora", molto Zen, ma funziona ! e lo capisci solo quando ci passi, se qualcuno te lo racconta non conta, devi passarci.
Dopo quattro orette di giro siamo riatterrati, ho avuto pure la gamba per farmi gli ultimi km in discesa a "passo ludico"
Il Terzo tempo è stato mondiale, c'era da mangiare e soprattutto da bere di tutto, dalle birre artigianali ai dolci fatti incasa, dalla Finocchiona ai Cantucci.
Di tutto questo devo dire grazie a tutti, grazie in primis a Robby(alias Ruperzio) che mi ha tirato dentro, a Marco e a tutto il gruppo di "marziani" un Grazie per ognuno di loro.
Some Pictures..........
I Marziani.
Catena.

Cascata.

Marziani Onorari.

1 commento:

  1. Mò grande prestazione ludica :-) e questo non è che l'inizio verso nuovi orizzonti... da qui all'ultratrail il passo è breve ... incoscienza senile

    RispondiElimina