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Con una decina di giorni di ritardo , more or less, scrivo questo post sull'EcoMaratona del Ventasso. In realtà le intenzioni erano di farlo il lunedi subito dopo, ma scrivere "a bocce ferme" è sempre meglio.
Forse, a caldo, avrei scritto di fatica, di temperature incompatibili con una gara così dura, dei molti concorrenti in difficoltà. Oggi, a pochi gg di distanza, vedo di gran lunga il bicchiere mezzo pieno.
Per essere una gara in calendario a luglio, quando il sole ruggisce, uno si aspetta un percorso + bonario, + corribile e invece nesuno sconto, veramente un percorso tosto, pieno di saliscendi con discese isidiose su pietre appuntite, dove un solo appoggio sbagliato ti può costare caro, con un D+ ben oltre i 2000m.
Il mio approccio alla gara è stato per i primi 12km più che discreto, decenti anche i seguenti 10km in salita, ma nei 3km di salita-muro alla Croce, ho dovuto cedere, il ritmo, complice il caldo, è diventato :
3passi e respiro, 3passi e respiro, 3passi e respiro, fino in cima.
Quando al 26°km ho visto che stavo ormai intorno alle 4h ho preso la decisione + saggia:
Take it Easy ! (ho dismesso i panni da competitivo e ho indossato quelli del tapascione) passo rilassato e occhio al panorama, uno spettacolo !
Quel pò di energia che ho risparmiato mi è servita nelle discese a seguire dove mi sono concesso anche qualche tratto a manetta ! :-)
Verso la fine mi ha recuperato anche Kappadocio (Capo Malandrino n.1) e con qualche km di chiacchiere ci siamo trovati in fondo:
6:34:40
non esattamente il tempo che avevo in mente, ma alla fine, visto che sono arrivato con il sorriso sulle labbra, direi che è proprio andata bene così.............
Note + :-)
- + che una gara, una festa
- Volontari splendidi
- Percorso segnato benissimo
- Organizzazione perfetta
Note - :-(
- 2 sole docce per tutti (maschi) dopo tutta quella fatica aspettare in fila 20min per la doccia è stata la cosa più dura.
- Passaggi al lago con turisti in mezzo alle balle, che manco si spostano, per colpa di un cane tenuto a guinzaglio lungo sono pure caduto.
- A causa della caduta il mio Glorioso Garmin 305, dopo più di 3 anni di fedele servizio, mi ha lasciato del tutto.

Concludendo vorrei esprimere un parere su questa gara (anche se basato sul giudizo di chi ha +km nelle gambe di me):
Penso si possa dire che il Ventasso è l'Ecomaratona + dura d'Italia
Sbaglio ???
foto di Italo Spina
Dopo un meritato riposo marittimo comprensivo di 2gg al bellissimo Parco dell'Uccellina rieccomi alla quotidianità urbana. Le sgambate giornaliere a passo libero hanno consolidato un pochino il ritmo medio consentendomi uscite più lunghe senza soffrire troppo. Unica nota negativa il dolore all'inguine non molla, sta lì zitto zitto pronto a farsi sentire appena il ritmo nel mio incedere prende carattere competitivo, appena spingo, pago ! Nel frattempo mi sono iscritto all'Ecomaratona del Ventasso, la mia prima Eco che condividerò con Roberto Giovanni e Cristina (anche lei al suo primo giro da 42k outroad), Guest Star della manifestazione Marzia, la mia dolce metà che dopo gli 11k fatti a Dobbiaco sembra aver gradito e si ripropone nella 10k non competitiva in programma. Sbirciando i tempi dell'anno scorso mi sono tolto dalla testa qualsiasi idea di cavarmela con poco, Marco che in maratona ha un tempo di poco superiore alle 3h l'ha fatta in 5,05h "meditate gente meditate", quindi niente pronostici, speriamo solo che non sia un caldo bestia.

Talvolta mentalmente siamo portati a pensare che la sola conoscenza delle cose ci permetta di farle tranquillamente anche se queste sono difficili. Quest'errore di sottovalutazione è estremamente umano, ma non per questo di fronte alla mancanza del raggiungimento di un obiettivo ci possiamo assolvere.
Leggendo queste prime righe sembrerebbe la presentazione di una clamorosa debacle, in realtà la mia 4a partecipazione alla Cortina-Dobbiaco non è andata cronometricamente così male, in fondo sono stato sopra il tempo dell'anno scorso di soli 4 min (2:28:32) ma la delusione patita deriva dal come ho corso: sempre in affanno, con dolore continuo alle cosce e lo stato mentale sempre orientato al negativo.
Sapevo già che la preparazione specifica per questa gara non era perfetta, ma i riscontri cronometrici delle ultime uscite mi avevano fatto sperare nell'ennesimo piccolo ritocco del tempo finale, insomma nell'ennesimo exploit, che però, per stessa definizione non può essere la norma.
Le attenuanti generiche, sono un po' banali e tutte dovute a mie colpe, non mi sono scaldato per niente (pioveva fortissimo), in gabbia ho preso 30min. di pioggia senza impermeabile (prestato a Marzia), sono partito a freddo sui 4 min/km riempendo di acido lattico le gambe in un lampo.
Peggio di un pivello !
Per arrivare fino in fondo ho dovuto stringere i denti come poche volte, ma almeno all'arrivo mi aspettava la mia cucciola con la quale ho tagliato il traguardo per mano, un gesto che come l'anno scorso mi ripaga di tutta quella Fatica.
Archiviata questa che per me è una classica, imparata (speriamo) l'ennesima lezione, mi accingo ad un periodo di corse libere dove il "must" sarà correre con piacere perchè anche se guardando fuori non sembra, l'estate è ormai alle porte......
p.s. non ho riciclato la foto del 2010 è che l'inquadratura è la stessa e il tempo di M.... anche
E' ufficiale, sono un donatore.
E' arrivata finalmente la mia tessera AVIS, in realtà ho appena inziato (2 donazioni) ma sono comunque molto orgoglioso di aver intrapreso questo percorso.
Grazie a Marzia, mia moglie, ho superato la paura del prelievo e anche (decentemente) l'effetto "post" .
Devo dire che molta spinta viene anche dall'esempio che dobbiamo dare ai figli perchè possano trovare nel nostro vivere un barlume di coerenza tra quel che si dice e quel che si fà.
Un grazie anche alla mia piccoletta.
AVIS
Siamo a Maggio
Chiuso il capitolo Abbots, mi trovo ora senza obiettivi immediati.
Il mio stato larvale di inizio anno non mi consentiva di fare iscrizioni e quindi, visto l'incremento di presenze nelle gare off-road, risulta praticamente impossibile decidere di iscriversi all'ultimo momento.
Le gare + ambite come la L.U.T. esauriscono le iscrizioni on line in poche ore.
Ho deciso quindi di dedicarmi all'unica gara a cui sono già iscritto, la Cortina-Dobbiaco (05-06-2011).
Vista la natura "stradaiola" della gara, nonostante lo splendido percorso, mi sto dedicando a recuperare dinamismo. Il Trail ti da grande potenziamento ma toglie reattività alla gambe.
Le uscite su asfalto di questi giorni sono piuttosto dure, nonostante mi senta riposato e in piena forma il riscontro cronometrico è inequivocabile e impietoso.
Una fatica bestia !
Ho un mese per tirar fuori dalle gambe tutta la reattività che occorre in una 30km veloce come la Cortina-Dobbiaco.
La mini tabella che mi prefiggo contiene:
- 3-4 uscite di ripetute veloci tipo: 8 X 200m a 4.00 rec. 800m a 5.15
- una 21km intorno a 1h e 45'
- un po' di ripetute lunghe tipo: 6 X 1000m a 4.30 rec. 500m a 5.00
- qualche uscita di rifinimento e siamo già là..........